Il montaggio dell’impianto co2 Askoll system e gli altri impianti
Non tratteremo in questo articolo i benefici dell’impianto di co2, in quanto già fatto in passato, se siete qui ritengo siate interessati a montare l’impianto co2 acquistato. L’impianto co2 Askoll system (e come lui la maggior parte degli altri in commercio) è composto da soli quattro elementi
- La bombola usa e getta
- Il riduttore di pressione
- il tubo di collegamento
- Bicchiere che fa da diffusore e conta bolle
Fase 1) Chiudere con la chiave a brugola in dotazione il riduttore di pressione per evitare dispersioni in fase di montaggio
Fase 2) Avvitare il riduttore di pressione sulla bombola, in questa fase non dovete spaventarvi, una piccola fuoriuscita di co2 è del tutto normale durante l’avvitamento del riduttore di pressione nella bombola di co2, l’importante è continuare ad avvitare senza fermarsi fino a che la co2 non si disperde più
Fase 3) Fissiamo il tubo di co2 al riduttore di pressione, il tubo è piuttosto spesso e rigido quindi dobbiamo usare un pò di forza e per nessun motivo cedere alla tentazione di riscaldare il tubo con un accendino per ammorbidirlo. Con un pò di sforzo il tubo entra e li rimane.
Fase 4) Riempiamo ora fino a tre quarti del suo volume il bicchierino erogatore con dell’acqua di rubinetto o dell’acquario, qui consiglio di utilizzare una siringa con ago che agevola l’operazione
Fase 5) Con più o meno lo sforzo fatto prima fissiamo ora l’altro capo del tubo al bicchierino diffusore e fissiamo quest’ultimo al vetro dell’acquario in una zona di abbondante movimento d’acqua e lontano dall’aspirazione del filtro
Fase 6) Siamo ora alla fase finale, dobbiamo tarare l’impianto qui ci sono due tipologie di taratura da eseguire in sequenza:
La taratura empirica
La prima taratura dell’impianto si basa su dati empirici, quali dimensioni dell’acquario e valore di kh, nelle istruzioni dell’impianto trovate indicata la quantità di bolle al minuto necessarie per la prima taratura dell’impianto. Naturalmente la prima taratura si basa su valori empirici ovvero si tiene conto di parametri medi che in base ad esperienze precedenti ci portano a tarare l’impianto ad una determinata erogazione di co2. I parametri tengono conto di valori medi di ph, numero di piante medio, tipologia di piante con crescita media, ecc.
La taratura scientifica
La taratura precisa dell’impianto si deve fare in base al consumo effettivo di co2 da parte delle piante, dopo un paio di giorni dalla prima taratura è consigliabile provvedere ad una più precisa taratura scientifica, andremo quindi a misurare l’effettiva quantità di co2 presente in acquario, per fare questo ci servono un ph metro elettronico o un test del ph e un test del kh. Fatti i due test possiamo verificar
e nella tabella riportata qui sotto l’effettivo contenuto di co2 in acquario (ricordiamoci che la tabella è precisa in assenza di inquinanti come nitrati e fosfati i quali tendono a rendere più acida l’acqua). Ricordiamo che nel nostro sito l’impianto di co2 è fornito con il kit di taratura incluso nel prezzo. Ottenuti i valori di ph e kh potremmo sapere quanta co2 è presente in acquario, questo valore sarà la conseguenza dell’effettivo consumo di co2 in acquario determinato dall’effettiva crescita delle piante, dalla quantità di pesci (che producono co2), dal filtro (che produce co2). Se ci troviamo nella fascia blu sappiamo che la quantità di co2 effettiva in acquario è carente, mentre nella fascia verde ne abbiamo la quantità minima necessaria alle piante, possiamo arrivare ad erogare fino a 40 mg/l di co2 solo in presenza di controller elettronici (e non della sola elettrovalvola) che chiudano l’impianto durante le ore di scarso consumo di co2 (quindi non solo la notte!). Consigliamo di aumentare di un 10/20% l’erogazione di co2 per poi ricontrollare con i test e la tabella il contenuto di co2 disciolta in acqua.